Concerto al Teatro Concertgebouw di Amsterdam 11 Maggio 2009

 

 

al Concertgeobouw di Amsterdam

 

Musica. Il tenore Mialinu Pira canterà nel prestigioso Concertgebouw di Amsterdam
Voci sarde da esportazione - Tour nei Paesi Bassi per il gruppo dei Tenores di Bitti

Suoneranno con le loro voci in una delle sale da concerto più prestigiose del mondo, un tempio della musica classica. L'11 maggio il Concertgebouw di Amsterdam ospiterà un quartetto speciale, un coro a tenore: il gruppo Mialinu Pira di Bitti. Che chiuderà proprio nel teatro della capitale olandese il suo tour nei Paesi Bassi. La formazione barbaricina si esibirà il 6 a Citta del Lussemburgo (Kulturfabrik), il 7 ad Antwerpen (Zuiderpershuis), l'8 a Utrecht (Rasa), il 9 a Veere (Grote Kerk), il 10 a Bruxelles e l'11 al Concertegebouw.
«L'opportunità di poter cantare in una sala di tale prestigio per noi è molto importante», spiega Omar Bandinu, il basso della formazione composta da Marco Serra (contra), Dino Ruiu (oche e mesu oche) e Bachisio Pira (oche e mesu oche).
Il gruppo vanta una lunga esperienza internazionale. Il tenore Mialinu Pira ha portato i suoni e le voci della tradizione bittese in tutto il mondo: in Giappone, negli Emirati Arabi e in Brasile con l'orchestra Mediterranea. Ha inoltre partecipato alla trasmissione televisiva Affari tuoi e nel 2001 si è esibito davanti a Giovanni Paolo II in Vaticano. «Abbiamo cantato nei Paesi Bassi in tante altre circostanze - continua Omar Bandinu - spesso siamo stati invitati dagli istituti italiani di cultura e da istituzioni locali che si occupano di musica. Nel 2003 abbiamo partecipato a un grande festival in Belgio, siamo stati invitati dal ministero degli esteri». Insomma, dalle feste patronali alle prestigiose sale da concerto del mondo. «Ci piace mantenere la dimensione da cui siamo partiti - aggiunge Bandinu - cantiamo nelle sagre di paese, nei matrimoni e nei teatri. Cambiano i luoghi ma noi siamo sempre gli stessi e portiamo avanti la nostra tradizione». Per quanto anagraficamente giovane il gruppo Mialinu Pira prosegue sul sentiero tracciato dal tenore Remunnu 'e locu, prima formazione europea di musica etnica entrata a far parte dell'etichetta Real World di Peter Gabriel. Negli ultimi tempi a Bitti si sono formati nuovi cori, come i Monte Bannitu. «Ogni tanto qualcuno di loro canta insieme a noi - ricorda Omar Bandinu - promettono bene e sono molto bravi».
I Mialinu Pira stanno lavorando per il nuovo album. Hanno già effettuato una prima sessione di registrazioni. L'ultimo disco risale al 1998, almeno per quanto riguarda il mercato italiano. All'estero il gruppo è presente in numerose compilation di musica etnica. Recentemente un cd e un dvd sono stati pubblicati in Brasile. Il gruppo barbaricino farà di tutto per registrare il concerto di Amsterdam.
«Giusto per ricordare quella sarata - conclude Omar Bandinu - l'acustica della sala è considera di grandissimo livello. Tutti i musicisti classici ambiscono a suonare al Concertgebouw. In ogni caso il fatto di poterci esibire in questo teatro rappresenta certamente la celebrazione e il riconoscimento da parte di un'istituzione “colta” del valore della nostra cultura musicale tradizionale».


FRANCESCO PINTORE
UNIONE SARDA (05 maggio 2009)






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I Tenores Mialinu Pira in un tempio della musica

Al prestigioso Concertgebouw di Amsterdam
di Luciano Piras


BITTI. Il canto a tenore entra in scena da protagonista nel tempio della musica classica di Amsterdam, il Concertgebouw. Uno dei tre migliori teatri del mondo, per la sua acustica quasi perfetta. È sul palco di questa prestigiosa sala che stasera saliranno Omar Bandinu (bassu), Marco Serra (contra), Dino Ruiu (oche, mesu oche) e Bachisio Pira (oche, mesu oche).

Sono loro, infatti, i tenores «Mialinu Pira», che porteranno all’a ttenzione del pubblico “colto” olandese il meglio della tradizione canora, sacra e profana, del repertorio bittese. Un’ora e mezza di concerto, un’eternità per uno qualsiasi dei gruppi isolani che ancora tengono vivo e vegeto l’antico canto dei sardi. Novanta lunghi minuti di concerto per chiudere in bellezza la tournée dei «Mialinu Pira» nei Paesi Bassi, iniziata lo scorso 6 maggio da Luxemburg, con tappe intermedie ad Antwerpen, Utrech, Veere e a Bruxelles.

«Ne usciremo sfiancati - dicono i giovani cantori di Bitti -, ma il tempo vola sempre via e ci ripaga e allevia il calore e l’i nteresse del pubblico, che specialmente nei paesi del nord Europa ci ascolta in religioso silenzio». «Ogni canto è preceduto da una introduzione - spiega Omar Bandinu -. Non ci piace cantare e basta. È importante raccontare al pubblico in quale contesto storico, geografico, antropologico, umano “tout court” si staglia la tradizione del canto a tenore, che è a tutti gli effetti un canto fortemente radicato al territorio, non una musica fine a se stessa, ma una “musica nella cultura”».

«Ci preme in particolare far capire al pubblico - continua su bassu del gruppo di Bitti - quanto il canto a tenore non sia l’e spressione di un folklore edulcorato, o il retaggio di una Sardegna primitiva fatta di padri padroni e di banditi arroccati sui monti, ma di un canto ancora oggi floridissimo, diffuso e praticato dai giovani».


Esattamente come fanno loro, i quattro dei «Mialinu Pira», ormai abituati a girare in lungo e in largo per il mondo, in sella ai loro cavalli di battaglia, brani tipici del patrimonio culturale sardo, dalla forte matrice tradizionale, ma anche brani frutto di vari progetti di elaborazione musicale. Non a caso questo sodalizio intitolato alla memoria dello scrittore e intellettuale bittese Michelangelo Pira ha già un curriculum di tutto rispetto: dal concerto negli Emirati Arabi Uniti trasmesso dalla tv nazionale Abu Dhabi Sat alle tournée in Brasile e persino in Giappone, fino alla memorabile esibizione natalizia davanti a Papa Giovanni Paolo II, a Città del Vaticano.

 Senza dimenticare la partecipazione alla trasmissione “Affari tuoi” su RaiUno, ai tempi di Bonolis conduttore, quando la colonna sonora della sigla era “Milia vattu sa trotta”. Un pezzo che stasera i «Mialinu Pira» canteranno in quel di Amsterdam.

LUCIANO PIRAS
La Nuova Sardegna (11 maggio 2009)








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