Comune di Bitti

Ass.Cult. Giorgio Asproni di Cagliari

Ass.Cult. Tenores di Bitti "Mialinu Pira"

 



L'IDEA LAICA IN GIORGIO ASPRONI
Incontro-dibattito


Partecipano:
Idimo Corte
, Ass. Cult. G. Asproni di Cagliari
Giuseppe Ciccolini, Sindaco di Bitti
Roberto Deriu, Presidente Provincia di Nuoro
Silvestro Ladu, Presidente Commissione Politiche Comnunitarie Consiglio RAS
Attilio Dedoni, Presidente Commissione Cultura Consiglio RAS
Emilio Asproni, Presidente Istituto Superiore Regionale Etnografico

Intervengono:
Aldo Borghesi, Istituto sardo per la storia della Resistenza e dell'Autonomia
Priamo Moi, Ass. Cult. G. Asproni di Cagliari

Stefano Pira
, Università di Cagliari
Tito Orrù, Università di Cagliari

Coordina:  
Gavino Angius, Ass. Cult. G. Asproni di Cagliari




Bitti, aula consiliare, 12 Settembre 2009 ore 18
scarica il pdf



 

 

 

Giorgio Asproni 

fonte: Wikipedia 

Giorgio Asproni (Bitti1808 – Roma1876) è stato un politico italiano, tra le massime figure della storia moderna sarda, grande autonomista e incrollabile repubblicano.

Fu deputato del parlamento subalpino e della camera del Regno d'Italia per un totale di 9 legislature.

Deputato Giorgio Asproni Busto marmoreo dedicato al Deputato nel "Cimitero del Verano" in Roma
Deputato Giorgio Asproni
 
Busto marmoreo dedicato al Deputato nel "Cimitero del Verano" in Roma
 

Biografia [modifica]

Nacque a Gorofai - ora rione di Bitti ma fino al 1881 paese a sé stante - nel 1808, figlio di Giorgio e di Rosalia Demurtas. Di povera famiglia, rimasto orfano di padre, fu mantenuto agli studi da uno zio prete. Laureatosi in giurisprudenza abbracciò giovane la vita ecclesiastica per volontà dello zio. Divenne canonico penitenziere di Nuoro, dove insegnò appunto teologia morale. La vivacità dell'ingegno lo spinse a condurre una vita piena e movimentata, mentre emergevano le sue tendenze democratiche e repubblicane. Si presentò candidato alla I legislatura, ma la sua elezione fu annullata per incompatibilità con la carica di canonico.
Svestito l'abito talare nel 1849 per seguire questa sua passione politica, divenne uomo di punta della rappresentanza sarda del parlamento subalpino e della camera del Regno d'Italia per ben 27 anni, schierato nelle file della sinistra.

Dotato di spiccate doti oratorie, si occupò delle più importanti problematiche della Sardegna del tempo: agricoltura, ademprivi [1], colonizzazione, infrastrutture ferroviarie e marittime, miniere, circoscrizioni giudiziarie e amministrative, ordine pubblico.
Fu uno dei primi e più convinti sostenitori della concezione dell’autonomia sarda inserita in una prospettiva federalista.
Gli viene attribuito l'opuscolo Progetto di legge pel miglioramento de' Regolari dell'Isola di Sardegna del 1850.
La sua azione di sensibilizzazione della classe politica nazionale sui problemi sardi portò il governo, nel 1868, ad istituire un'inchiesta parlamentare sulle condizioni dell'isola; inchiesta presieduta da Depretis che peraltro non sortì gli effetti desiderati.

Nel 1859 partecipa in maniera attiva ai moti risorgimentali procurando e fornendo soldi e armi per i volontari. In questo clima fonda a Torino la "Società dei Liberi Comizi", promuovendo la creazione del giornale Lo stendardo Italiano.
Partecipa alla Spedizione dei Mille seguendo i garibaldini a Palermo nell'agosto nel 1860 e in seguito a Napoli. In questo ambiente stringe rapporti con gli esponenti democratici meridionali e inizia la sua collaborazione coi giornali di Napoli più importanti.
È inoltre riconosciuto come uno dei cospiratori che, minacciando il governo, organizzarono un'insurrezione generale nel 1869.

Irriducibile oppositore del Cavour e dei successivi governi di destra, Asproni seguì le grandi questioni di politica nazionale ed estera e acquistò prestigio anche in virtù dei rapporti che lo unirono ai maggiori esponenti democratici del risorgimento italiano: amico di Mazzini, intraprese rapporti con Garibaldi, Carlo Cattaneo, Manin ed altri; dal 1865 ebbe contatti con Bakunin, da cui però rimase poco influenzato.

Negli anni 1863-67 partecipò intensamente al movimento operaio: prese parte al decimo congresso delle "Società Operaie" a Parma; fu anche fautore dell’invio di una delegazione italiana a Londra, dove si era costituita l’Associazione Internazionale dei Lavoratori.
La sua vivacità e curiosità intellettuale e politica lo portarono ad aderire anche alla massoneria.
Collaborò con i maggiori organi di stampa di orientamento democratico nelle città in cui le esigenze dell'attività politica lo indussero a trasferirsi: Cagliari, Genova, Torino, Palermo, Napoli, Firenze, Roma e Milano; fu negli anni 1864-1865 direttore del Popolo d'Italia di Napoli di ispirazione mazziniana.
La sua attività politica e parlamentare dal 1855 al 1876 è ben documentata, soprattutto in virtù del suo monumentale Diario politico: opera autobiografica in sette volumi, fonte primaria per la storia del periodo risorgimentale italiano e della Sardegna.
Asproni si spense a Roma il 30 aprile 1876.